Questo prototipo della Aprilia, denominato X-Ray, è nato dalle mani del designer Philippe Starck lo stesso creatore della Motò 6.5 del 1995. Questo progetto non ha mai visto la luce, e visti i dati di vendita della Motò non stupisce.
Il concept però non è male, l'impostazione della mosizione di guida, il paramotore da "enduro" e le linee tonde che si inseguono fanno un certo effetto. Purtroppo la ricerca dell'assoluta pulizia formale da parte di Starck, che era tanto di moda negli anni '90, la fanno sembrare un pò troppo un giocattolo, e con un 1000 bicilindrico da 130cv non è necessariamente un valore aggiunto. Il serbatoio gobbuto ricorda il profilo del primo Monster di Galluzzi (in vendita dal 1993) e sarebbe stato gradevole per molti anni. Viste le proporzioni si può immaginare che il serbatoio sia sotto la sella (come le BMW della serie F650) a mantenere basso il baricentro e grande l'AIRBOX.
Cosa dire, è un altro esempio di un design troppo avanti per il periodo. Aggiornata nei componenti e nei colori non sfigurerebbe ai saloni di oggi...fa meditare.
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Ho sempre pensato che la Motò fosse un oggetto molto, molto bello. Non ne ho capito molto l'insuccesso anche se, all'epoca, ero un ragazzino.
RispondiEliminaChissà, con un logo BMW forse sarebbe la moto da città/aperitivo per eccellenza.
Concordo sul fatto che con pochi upgrade sarebbe attualissimo anche l' X-ray.
Hai scritto bene, la Motò è un OGGETTO molto bello, ma non comunica quel senso di dinamismo che si cerca in una moto. Da ferma è un bell'esercizio di proporzioni e colori, poi però è troppo "giocattolo" per i miei gusti.
RispondiEliminaPeriodo d'oro di Aprilia... peccato per gli errori degli anni successivi.
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