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7 aprile 2016

Moto Guzzi V7 II "Stratocaster"

What if I would be a rockstar and I'd like a motorbike? Sure it could not be "normal". Here's my proposal of a Guzzi V7 developed in collaboration with Stratocaster guitar maker!


19 marzo 2014

Guzzi Griso P.A.N. (Frecce Tricolori)

Per un cliente felice possessore di una Griso SE ho sviluppato queste grafiche in onore delle frecce tricolori, orgoglio dell'aeronautica militare italiana.

23 dicembre 2013

EICMA 2013 Le case ITALIANE


 Regina indiscussa della fiera è stata la MV Agusta “Turismo Veloce”, forse la moto più lontana dalla filosofia del marchio mai costruita. Qualche anno fa una MV con la guida alta e le borse rigide sarebbe stata presa come uno scherzo di cattivo gusto. Oggi invece viene accolta come una manna dal cielo, a scongiurare i famosi mal di schiena, che le moto di Schiranna più blasonate hanno sempre portato in dote. La verità è che i motociclisti invecchiano; l'anagrafica clienti di BMW ed Harley Davidson (insieme ad MV le uniche due case in netta crescita) la dice lunga su chi sono i clienti europei di oggi, coerente quindi la scelta di MV di allargare il proprio ventaglio di offerte verso un mondo meno focalizzato sulle corse. Tornando alla moto, non c'è che dire, Adrian Morton ha saputo scolpire una turistica emozionante quanto una sportiva, bello in “vuoto” creato sotto la sella del passeggero ed ottimo il family feeling con le resto della gamma. Unico personalissimo dubbio è sul cupolino, che a mio parere troppo simile a quello delle sportive, con il rischio di sminuirne la personalità, ma stiamo ormai parlando di lana caprina. Tornando al design, va ricordato che quando si fa lo stesso lavoro due volte, la seconda di solito riesce meglio, se non capiste a cosa mi riferisco “googolate” la Benelli K Tre...stessa architettura e stesso designer.

Ducati dopo la Panigale 1199 quest'anno porta la sorellina da 899, che tranne il forcellone a doppio braccio (meno scenografico ma più funzionale) esteticamente è la copia della superbike, quindi indiscutibilmente bella. Sul piedistallo rotnte a far sognare gli appassionati la “superleggera”, in versione completa da una parte e denudata dall'altro, una sorta di “lap dance meccanica” per tutti gli appassionati di tecnica, i numeri di vendita serviranno ad omologare il modello “top” per la Superbike dei prossimi anni.  La vera novità e stata però la nuova Monster 1200, dal punto di vista stilistico siamo alla terza serie, ma per certi versi quest'ultima riprende meglio il concetto della progenitrice. Anche la nuda più famosa ha sposato la filosofia del motore portante, a collegare lo sterzo in questo caso è un intramontabile traliccio di tubi, imbullontao direttamente alle teste del bicilindrico. Il perno del forcellone, come di consueto lavora direttamente sul carter motore, un secondo traliccio regge la sella ed infine due piastre in alluminio integrano le pedane. Lateralmente i due tralicci non si collegano per una dozzina di centimetri, quanto basta per lasciare a vista il coperchio della cinghia, all'altezza dell'immancabile desmo. Davanti una forcella da sportiva e dietro l'immancabile monobraccio (sul Monster si sulla 899 no?) completano l'ingombro della moto. Le proporzioni sono un riuscito mix tra la possenza della Diavel all'anteriore e la tipica leggerezza del codino all'insù di tutti i monster. In questo caso l'adozione di un porta targa, piazzato direttamente sul parafango a filo ruota, renderà superflua la tipica “amputazione della coda”. Purtroppo le frecce sono rimaste in alto (suppongo per motivi di omologazione) e vanno a formare, insieme alle maniglie del passeggero (di serie e ben fatte!) uno strano quartetto che incornicia il fanalino. Infine il motore, ovviamente bicilindrico, il famosissimo testastretta che equipaggia Multistrada e Diavel. Ottimo, super tecnologico, elettronico, pulito e moderno; il 4 valvole raffreddato a liquido che tutti vorrebbero sotto la propria moto! ... o forse no?! BMW ha appena rotto gli indugi nel “segmento” delle sport/custom, proprio con un 1200 raffreddato ad aria. Certo si potrebbe obiettare sulle prestazioni, ma per chi cerca l'adrenalina pura c'è pur sempre la streetfighter. Per concludere con Ducati la grande assente è la chiacchieratissima scrambler, per la quale dovremo attendere.

Bimota, recentemente passata in mani “Svizzere”, presenta la BB3 a conferma il sodalizio con BMW per la fornitura di motori e relativa elettronica. Qui si aprirebbero discussioni eterne, meglio un telaio di pregio o un'elettronica sopraffina? Che cosa mi “salva” un attimo prima che sia troppo tardi? Un motore da oltre 190cv senza elettronica ha senso di esistere su una moto stradale? La Bimota, nel mondo di oggi è diventata anacronistica? Tutte domande che si saranno sicuramente posti i nuovi proprietari che hanno già annunciato nuove strategie aziendali. La moto di per se merita di essere valutata soprattutto dal punto di vista tecnico, esteticamente non esalta, la carenatura molto coprente, forse troppo, nasconde la meccanica e il faro di derivazione Honda CBR600F, risulta decisamente poco esclusivo. Il paragone con la S1000RR, da cui eredita il cuore, è d'obbligo e purtroppo vede l'italiana sconfitta, alemeno dal punto di vista estetico.

Il gruppo Piaggio oltre a nuovi colori ed affinamenti tecnici su Aprilia e Guzzi, ha presentato solo la Vespa Primavera. Vintage e retrò sono tra le poche certezze in termini di vendite, quindi cambia tutto e non cambia nulla, questo è il bello di certi miti, come la Mini o la 500. Bravi i designer Piaggio a reinterpretare il mito senza snaturarlo e senza cadere nell'amarcord. La nuova Vespa “piccola” manda in pensione il primo modello automatico del nuovo corso, dopo oltre un decennio. Non siamo di fronte al design esclusivo della 46, ma rispetto a tanta concorrenza è comunque l'originale. La Vespa rimane un'icona e rappresenta ancora oggi il buon gusto del design italiano.

18 ottobre 2013

Guzzi Stevlio Tricolore

 Sempre spulciando nell'archivio è saltata fuori questa serie di proposte grafiche patriottiche per la Stelvio di un cliente. Si voleva una grafica che riprendesse il tricolore nazionale e che desse uno spirito più racing alla moto (il tipo montava le Supercorsa e le sbrindellava sulla spalla con la sua amata motorona).
 La scelta è poi caduta sulla versione che ricorda i colori della "Coppa Italia" con cerchi concentrici.





Ed infine la moto reale:




15 ottobre 2013

Guzzi V7 "Scrambobber"


 Ormai parlare di "generi" di moto, sopratutto sulle special, non ha più molto senso. Queste moto sono ormai figlie di contaminazioni. Tutto si rimescola secondo gusti, tendenze e passioni in continuo mutamento.
 Qui di seguito trovate alcune interpretazioni fatte un paio d'anni fa su un'ipotetica versione "bobberizzante" ma anche un pochino "scrambler" della V7 Guzzi. Una moto talmente semplice da prestarsi ad innumerevoli interpretazioni.
 




19 giugno 2013

28 marzo 2012

Moto Guzzi Prototipo - BAR-DESIGN



 Una Moto Guzzi sportiva è attesa da un bel pò, così ho pensato di buttare via un pò di tempo per creare una visualizzazione. Parte tutto dal motore che vede l'arrivo del raffreddamento a liquido e la rotazione dei cilindri di 90° , in modo da avere l'iniezione all'interno dei cilindri e gli scarichi verso l'esterno della moto. Facendo così si libera spazio per le gambe del pilota. All'anteriore una forcella del tipo Hossak permette di accorciare l'interasse dalla moto, a tutto vantaggio della maneggevolezza, vero punto dolente delle Guzzi.
 Il telaio deriva niente di meno che dalla cugina Aprilia RSV, un doppio trave in alluminio adattato all'architettura del motore Guzzi. Carene, serbatoio e codino sono trapiantate pari pari dalla cugina RSV4 in modo da non perdere tempo e sviluppare il prototipo.

3 febbraio 2012

Moto Guzzi V7 Scrambler KIT


La "Aprilia/Guzzi" ha presentato la propria interpretazione di scrambler ai suoi agenti qualche mese fa...in contemporanea con la Stucchi di Mandello del Lario stavamo ipotizzando un kit per "scramblerizzare" una V7 classic.
 Quella che vedete qui sopra è una prima elaborazione che prevede interventi minimi.
 Le marmitte fanno un "giro" asimmetrico e finiscono alte sul lato sinistro, lasciando libero il cardano sull'altro lato e andando a coprire il braccio sinistro, che a mio parere è il componente più "povero" della moto. Le ruote originali, calzate con pneumatici dal tassello moderato, le sospensioni posteriori, sostituite da due unità analoghe ma più lunghe e la forcella dotata di molle più dure definiscono il nuovo setup.
 I restanti componenti servono a completare il look anni '70, come il manubrio più largo, i soffietti sugli steli, gli spessori che sollevano il parafango anteriore, la griglia sul faro, il para motore alleggerito da fori ed il portapacchi cromato.
 Certo se si trattasse di un modello di serie o una special, anziché di un kit aftermarket anche la sella andrebbe rivista per enfatizzare ulteriormente lo stile vintage della moto...ma si sa l'appetito vien mangiando.

31 gennaio 2012

Guzzi V94 - Classic


 E' un pò che mi frulla in testa questa idea, una Guzzi neoclassica che potesse accontentare i pruriti di un motociclista di lungo corso...ormai è un pò che si parla di una possibile V12 Classic.
Con questo non voglio dire che la serie V7 non sia adeguata, anzi, sono delle ottime moto che fanno della leggerezza e dell'immediatezza nella guida il loro punto forte. I miei pensieri sono mossi più che altro dal fatto che una ciclistica di impostazione troppo classica impedisce di utilizzare la moto con uno stile di guida più contemporaneo, per questo motivo ho ipotizzato di montare la carrozzeria della V7 Classic sul telaio/motore della Bellagio 940.
 A differenza della V7, questa monta il CARC, il monoammortizzatore, cerchi EXCEL calzati con gomme dalle misure "normali", doppio freno a disco all'anteriore ed un bel motore 2 valvole privo di radiatori nel più classico stile Guzzi. Questa unità da 940cc eroga 75cv, più che adeguati al tipo di moto, e garantisce una generosa coppia massima di 75.00Nm a garanzia di una guida gustosa.

Vedi anche: RED LIVE



Aggiornamento Marzo 2013:
 A quanto pare a qualcuno l'idea non è dispiaciuta. Non si può sapere se esistono le condizioni per parlare di "legittimità" (ne mi interessa in realtà) ma il tempo tecnico direci che c'è stato!

18 dicembre 2011

Buon Natale 2011

Con una settimana di anticipo auguro a tutti un felice Natale 2011 e che il 2012 inizi nel migliore dei modi.
Ma soprattutto che il 2012 finisca nel 2013...
...e non prima come gufano i Maya!!

14 novembre 2011

Cupolino Griso by Stucchi Luigi

Chi è stato all'EICMA avrà visto il Work In Progress del cupolino che ho disegnato per la Griso che verrà prodotto e commercializzato dalla Stucchi Luigi di Mandello del Lario. Qui di seguito un paio di disegni e di foto.


6 novembre 2011

Carena Griso by Stucchi - Sketches

In anteprima alcuni bozzetti che hanno portato alla realizzazione della semicarena per la Griso: