30 luglio 2013

VENDUTA la SPRINT...ne andava della mia vita coniugale!



 Inutile negarlo, rispetto al GSXR del '91 che ho appena portato a casa è meno affascinante. Le forme tonde nascondono fin troppo il bel motore e la ciclistica sana che caratterizzano la Sprint, certo la RS era più scoperta ma non aveva il monobraccio e soprattutto montava degli specchietti immondi!

 Dalla sua c'è che è una moto molto moderna il relazione all'anno in cui è uscita (nel 1999): telaio perimetrale in alluminio, motore Euro 1 con iniezione elettronica, i freni uguali alla Daytona (ad al GSX-R) che ai tempi parevano "esagerati" per una spot tourer, il cerchio posteriore da 5,5 polici, la sella imbottita in gel, la presa di corrente per il cellulare ed addirittura sistemi di sicurezza come il tastino "hazard" con le 4 frecce o il senosre sulla frizione che se non è tirata non fa partire la moto sono alcuni dei motivi per cui ai tempi era molto costosa (21 milioni di Lire).

 Purtroppo il carattere un pò troppo consenziente la rende fin troppo "facile", il suo essere Sport+Tourer in realtà la rende poco sport e poco tourer, altre concorrenti sono un pochino sbilanciate da una delle due parti e se la sono giocata meglio. La Ducati più sport con la serie ST e la Honda più tourer con la VFR.

Proprio per i motivi di cui sopra fin dall'acquisto in realtà ho "investito" tempo e anche qualche soldo per rendere la Sprint una moto più interessante. Intanto calzata con delle Dunlop RoadSmart 2 è improvvisamente "dimagrita", le senso che la guida è diventata subito più leggera. Per prima cosa mi ero fatto regalare un bel plexi maggiorato, indispensabile per l'autostrada e l'inverno, poi mi sono messo di santa pazienza a regolare le sospensioni ed ho ridotto al minimo il gioco dell'acceleratore.  Mi sono fatto fare due arretratori per le pedane ed infine ho montato i semi manubri della "cugina" RS, più bassi e spioventi, molto più adatti alla guida allegra.

 Ultimo ma non ultimo ho sfilato di qualche mm gli steli della forcella in modo da diminuire l'avancorsa a tutto vantaggio dell'ingresso in curva. Infine ho cambiato le frecce posteriori con una coppia dal vetro chiaro in modo da farle "dialogare" con gli indicatori anteriori e comprato l'unghia copri sellino per renderla più sportiva anche esteticamente. Anche questa è nata per la RS ma con un pò di "dremel" ed una adeguata riverniciata adesso è sagomata per poter essere montata anche con il maniglione della ST.

I miei progetti erano di accorciare i rapporti della finale, montando un pignone con un dente in meno (8€), e di adattare due telaietti per il montaggio delle borse rigide senza abbassare la marmitta come con quelle originali della Triumph.

 Purtroppo il tempo ed il denaro sono tiranni, e così l'ho venduta a Federico di Livorno.


In partenza per l'ultimo giretto: S. Stefano (IM) - Menton - Sospel - Breil - S.Stefano.



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