23 novembre 2010

TRX 1200 - 2010 Edition

 La Yamaha TRX degli anni '90 era nota come la "Ducati" giapponese, bicilindrica, leggera, semicarenata e dotata di telaio a traliccio. Le somiglianze con la serie SS c'erano. Tuttavia la stradale di Iwata aveva un comportamento piú "giapponese", meno faticosa da guidare, un pochino piú versatile e molto piú affidabile.
A distanza di quasi vent'anni la Yamaha ha presentato una nuova edizione della Super Teneré, 1200 con fasatura a 270º, proprio come la TRX. Mi sono chiesto allora se al giorno d'oggi non avrebbe avuto senso riproporre una TRX moderna, dotata del know how Yamaha che sposi la filosofia del Kando, ovvero superare le aspettative emozionali del cliente. Il bozzetto che vedete qui sotto é il risultato dei miei pensieri, nati quasi per gioco.


 Il motore da 120cv a 8000giri, con 120nm di coppia giá a 6000 giri, unito ad un peso decisamente minore della sorella da enduro promettono una guida "corposa", adatta all'utilizzo stradale, dove i regimi ottimale delle 4 cilindri di pari potenza sono difficilmente raggiungibili e decisamente non gestibili.
La ciclistica é completata da materiale giá presente su altri modelli Yamaha, cosí come altri componenti costosi da produrre, come i gruppi ottici, strumentazione, comandi e specchietti. Sono andati ormai i tempi in cui ogni moto veniva progettata da zero, ed in un'ottica di generale riduzione dei costi un approccio di questo tipo non puó che far bene.
 Si potrebbe obiettare sulla trasmisione ad albero, non esattamente il massimo per una sportiva, ma in questo caso si sta parlando di una stradale, e se guardiamo i dati di vendita in Europa é palese che la prima della classe non abbia la catena.


Link: Motorbox


Aggiungo qui sotto un'disegno relativo ad una richiesta di brevetto da parte di Yamaha per un cardano montato su una moto di taglio sportivo...chissá.


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