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Non ne hanno vendute molte, la serie SuperSport disegnata da Terblanche non ha riscosso il successo che meritava.
La 800 rappresenta di fatto la moto stradale ideale per imparare a "tirare le curve". Rispetto alla 750 che l'ha preceduta oltre a 50cc in più porta con se l'iniezione elettronica, i doppi dischi all'anteriore ed i cerchi a 5 razze decisamente più belli (oltre che più leggeri) di quelli precedenti a 3 razze.
Per il resto la ricetta è classica: motore bicilindrico a L, 2 valvole belle grosse per ogni cilindro ovviamente comandate dall'immancabile desmo, telaio a traliccio in acciaio cromo molibdeno, forcella a steli rovesciati, mono con sistema cantilever e tanta leggerezza.
La potenza non è molta, ma 75 cv e 7.1 kgm (70 Nm) / 6250 giri per un peso di 183 kg ne fanno una motoretta da non sottovalutare. In pista prende la paga da una qualsiasi 600 jap, ma su una strada di montagna dove gli allunghi sono quelli che sono può fare il ruolo della cenerentola.
Certo la 1000 con motore DS è un'altra cosa, ma a quel punto il paragone con i 4 valvole viene spontaneo e risulta spietato.
Quella dell'annuncio è in vendita ad un prezzaccio, e vista così sembra in ordine.
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